I lavori in vigna a primavera
Il risveglio delle viti

Casale Daviddi

La produzione del vino non si limita a vendemia e vinificazione come si potrebbe superficialmente pensare: per fare il vino si lavora tutto l’anno, fra i vigneti e la cantina.
Quindi non ci sentirai parlare di viti e uva solo in autunno, ma per tutti i 12 mesi dell’anno.
Oggi vogliamo parlare dei lavori che si fanno in vigna in primavera.

In primavera le viti si risvegliano dal loro riposo invernale.

germoglio

Uno dei segni della ripresa delle attività vitali della pianta è il cosiddetto “pianto”. La vite “piange” quando si risveglia e le lacrime non sono altro che goccioline di linfa, linfa che risale il legno della vite al momento della ripresa dell’attività delle radici. Queste gocce fuoriescono dai tagli delle potature che sono state effettuate in inverno durante le operazioni di potatura secca, ovvero che si effettua durante il riposo vegetativo della vite.

Ma come si risvegliano le viti, in primavera ritrovano forza e vitalità anche le erbacce. È per questo che una delle operazioni che si fanno in vigna in primavera consiste nella pulizia del terreno dalle erbe infestanti; in questo modo si favorisce un migliore assorbimento dell’acqua e dei nutrienti dal suolo da parte delle viti, eliminando la competizione tra loro e l’erba.

Altra importantissima attività primaverile è la potatura verde, che consiste in due principali operazioni: la spollonatura e la scacchiatura.
La prima è l’asportazione dei germogli infruttiferi – polloni o succhioni – mentre la seconda è l’asportazione dei germogli in eccesso, che altrimenti andrebbero a determinare un eccessivo accumulo di vegetazione.
Con queste operazioni si fa in modo che la pianta sia libera di accedere alla giusta quantità di luce necessaria per i suoi processi vitali e ad una giusta quantità di aria che previene ristagni di umidità e, di conseguenza, eventuali attacchi da parte malattie fungine.
Ma non solo: queste operazioni di potatura verde che si fanno in questo periodo dell’anno sono fondamentali per gestire con attenzione la crescita e lo sviluppo delle viti con il fine di garantire il migliore equilibrio vegeto-produttivo. Questo permetterà di arrivare al momento della vendemmia con una produzione quantitativamente equilibrata e di grande qualità.

Altra operazione tipica del periodo è la legatura dei tralci. In primavera, con le piogge leggere e le prime giornate di tiepido sole, i rami della vite crescono a vista d’occhio. È, dunque, necessario, legarli, indirizzandoli in modo che vengano sostenuti dalla struttura del filare; questo fa sì che non si corra il rischio che il vento li spezzi o che possano cedere sotto il futuro peso dei grappoli.

In ultimo citiamo l’operazione necessaria a prevenire l’attacco da parte delle malattie fungine, che si effettua irrorando le viti con prodotti naturali a base di zolfo e rame.

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